Nota dell'autore
Potevo scrivere una storia, potevo scrivere un romanzo, potevo scrivere qualsiasi cosa. Ho scritto una fiaba.
Sì, ho deciso di destinare le mie parole ai bambini, perché i grandi capiscano ed i più piccoli capiranno.
Sono loro che smuovono il mondo ed i genitori "dormiglioni".
Mi raccomando aiutate i vostri bambini, ma soprattutto ascoltateli, hanno molto da insegnare.
Ago, è nato per caso, da una frase che dicevo molto spesso (ogni volta che mi facevano arrabbiare o che vedevo qualche ingiustizia) e a forza di ripetere mi sono immaginato tutta la storia. I miei pensieri hanno svolazzato fra gli alberi e lungo le strade della bellissima Valleriana; giungendo al passo di Croce a Veglia dove la mia fantasia ha costruito la fattoria del signor Mario.
Nella realtà il paradiso di Ago è un posto a me molto caro, dove da piccolo i miei genitori mi portavano molto spesso; qui ho fatto i miei primi passi e agli occhi di quel bambino sembrava un mondo incantato, dove il silenzio riempie le orecchie ed i colori della natura la vista: un posto dove tutto è possibile.
Credo però che la bellezza di questa favola non sia in ciò che ho scritto, ma in quello che chi legge riesce a vedere. Ago ha trovato il suo paradiso, e spera di aiutarvi a trovare il vostro.
IntroduzioneUn leone si trasferisce in Italia.
Per trovare lavoro si taglia la criniera e viene assunto come cane pastore in montagna; presso la fattoria del signor Mario.
Era venuto via dall'Africa perché troppo buono per vivere lì.
Non riusciva a fare male a nessuno: non aveva nemici e nemmeno amici. Le possibili prede non si fidavano di lui, mentre i suoi simili non lo volevano perché era diverso.
Dopo aver lavorato alcuni anni, decide di tornare per un po' nel suo paese natio: per ritrovare i suoi parenti. Così parte con il suo fagottino sulle spalle e torna a casa. Passano alcuni mesi e il leone è in montagna per riprendere il lavoro.
Lo attende un'amara sorpresa.